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- Un giorno con Manina
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..Un' esperienza con Manina
( la "regina" dei bambini del Madagascar )

Novembre 2005

Qualche osservazione:

E' impossibile, recandosi in Madgascar, non rimanere profondamente colpiti dalla condizione di vita di gran parte della popolazione che vive di stenti e che lotta giorno per giorno per procurarsi il minimo indispensabile per le esigenze primarie. La realtà e' che in Madagascar c'e' gente che muore in maniera assurda ai nostri giorni, come semplici malattie curabili con facilità o tante altre semplici cause ( per esempio un forte acquazzone può far cadere i tetti delle baracche .... )
Si muore per un poco che troppo spesso manca ; e' comunque incredibile osservare come questa gente sappia affrontare tutte queste difficoltà con grande dignità e forza interiore.
I più deboli, come i bambini ( costretti a diventare adulti prima del tempo ), gli anziani e gli ammalati ( incapaci fisicamente di essere autosufficienti ) sono tra le fasce più colpite dalla povertà di uno stato che stenta ad allinearsi con lo" sviluppo" globale del pianeta. Il Madagascar ha grandi problemi ma anche un grande cuore ed è proprio laggiù, tra povertà e miseria, che si possono ritrovare dei valori umani e delle emozioni sempre più accantonate dove l' "eccesso" materiale ne e' invece padrone.
Il confine tra vita e morte e' molto sottile ed il "passaggio" più importante di tutta l'esistenza viene accettato con una consapevolezza e naturalezza diversa da noi. Credo che il fatto di concepire e vivere la vita come un qualcosa che oggi c'e' e domani no fa si che si viva più intensamente dal punto di vista umano.
La precarietà poi mantiene ancora vivo fortemente il culto dei morti in Madagascar...ma qui si aprirebbe un lungo capitolo ( vedi link www.madagasikara.it/cultura.htm ).Posso testimoniare che una notte non riuscii a dormire a Chez Alex perchè a partire dalle 9 di sera fino le 9 del giorno dopo, a 20 metri dal bungalow, c'era un vero e proprio concerto di canti e musica dal vivo a ritmo si salegy per la festa in onore di un morto...mi dissero al mattino che la durata della festa e' in base all'importanza della persona e può durare fino a 3 giorni.In tale circostanze si eseguono anche dei riti tramite i quali si entra in contatto con il morto (Tromba).

L'esperienza con Manina

Si trovano accanto a tante storie di disperazione anche dei veri e propri miracoli come quello di Manina, una signora napoletana che, accompagnata da ciò che lei chiama, sempre con il sorriso sulle labbra, PROVVIDENZA, ha dato inizio ad un miracolo grazie al suo impegno costante nei confronti dei più bisognosi.
Potete leggere la sua storia e ciò che ha realizzato al Link www.madagasikara.it/solidarieta'.htm.
Ho avuto la fortuna di conoscere Manina un paio di anni fa perchè avevo sentito parlare di questa persona cosi' ben voluta dai Malgasci che faceva del bene in modo disinteressato...mi incuriosi' da subito. Ero passato da Nosy Be per due anni senza sapere nulla di lei, probabilmente l'avevo incontrata piu' volte per strada...io ero forse troppo turista alla ricerca di posti nuovi o relax dopo dei tour all'interno....
La prima volta che andai a casa sua a portare quattro cosucce da dare ai bambini ricordo che mi accolse con un grande sorriso, tanto calore e simpatia....mi sembrava di conoscerla già da tempo, eppure era solo la prima volta che la vedevo....
Manina e' sempre indaffarata e la sua casa e' un continuo viavai di gente più o meno bisognosa..e quando qualcuno tende la mano lei la accoglie e gli da sostegno materiale ......e anche morale.
Una volta chiesi a Manina se potevo accompagnarla in uno dei suoi giri nell'isola per vedere le sue scuole e parte di quello che aveva fatto....non ci vedemmo per mesi ma non si dimenticò di me nonostante la moltitudine di impegni e persone che incontra tutti i giorni.Quando tornai a Novembre ultimamente fu lei stessa a dirmi " Alessandro, io nei prossimi giorni vado alla Grand Terre...vuoi venire anche tu? ".

Il mattino dell'appuntamento ci ritroviamo a casa sua per colazione, dopo di che via, verso la spiaggia dove ci attende la barca con la quale ci recheremo sulle coste del Madagascar. Camminando con Manina per le strade, al mercato, e' un continuo "Ciao Manina" , "Bounjour Manina" ,"Mbolatasara Maninna"...e lei con il suo fluente malgascio lancia qualche battuta di risposta al saluto...tanti sorrisi, tanta allegria.
Con noi vengono anche Roberto e Anna , una coppia che ha deciso di dedicarsi per sei mesi ad aiutare attivamente Manina ( poi si vedrà..) . Roberto oltre ad aver con se il suo grande buonumore porta delle canne da pesca..."...magari qualche balena potrebbe abboccare!".
Altro ospite illustre e' il re dei Sakalava, titolo che ha valore puramente simbolico perchè il re non e' una persona che navighi nell'oro, anzi, ma gode di grande rispetto tra la gente ed e' giusto che venga per vedere come procede la costruzione della scuola ( una delle tante si Manina ) nella Grand Terre.
Partiamo e dopo qualche minuto vediamo una "mangianza" in mezzo al mare, gli uccelli si accalcano in un punto...segno che c'e' pesce!...piccola deviazione capitanata da Roberto che ha già la canna in mano ma non si prende nulla....
Manina ride e dice che serve il suo tocco "magico" sulla canna....detto fatto, si butta l'amo e risuciamo a pescare un Carangide di 25 kg , poi un tonno e un'altro ancora.....ma non siamo in barca per pescare quindi proseguiamo verso la costa dopo questa breve pesca miracolosa.
Arriviamo ad Ampasimena, luogo solitario sulla costa nord del Madagascar dove risiede un piccolissimo villaggio.Non appena approda la nostra barca subito ci vengono incontro dei bambini che fanno un inchino al re quando lo vedono, tutti portano rispetto a questa figura non più molto giovane.
Mi guardo intorno e capisco di ritrovarmi un posto dimenticato da tutto e da tutti, poche baracche, gente vestita con vecchi abiti sgualciti, malnutrizione che traspare soprattutto dai bambini. Proprio qui sta nascendo una scuola di Manina che accoglierà 50-60 bambini dei villaggi circostanti e avranno cosi' un' istruzione di base oltre che un punto di riferimento. I lavori sono proceduti e tra non molto la scuola sarà operativa, non cambierà da un giorno all'altro la condizione di questa gente ma e' un inizio importante!
Notiamo ancora dei ruderi di baracche del passaggio del ciclone Gafilo di ormai due anni fa...qui c'e' bisogno di stimolare questa gente che probabilmente non vedendo possibilità di alcun cambiamento della propria condizione si lascia anche un po' andare non reagendo sempre nel modo giusto rimanendo cosi' preda degli eventi. Ma notiamo anche che molti stanno collaborando alla costruzione della scuola e si fanno in quattro; hanno capito che unendo le forze possono dare un futuro migliore ai propri figli ed avere la speranza di una vita migliore.
Lasciamo i 2 tonni , alcuni vestiti, cose da mangiare e qualche medicina che Manina ha con se perchè ormai sa riconoscere subito le malattie ricorrenti.
Sono questi i posti dove Manina opera, se non ci fosse lei chi andrebbe a tendere la mano a questa gente dimenticata? Credo che una delle sensazioni più brutte e deleterie per l'uomo sia proprio la sensazione dell' abbandono ...
Salutiamo il villaggio e ci mettiamo sulla via del ritorno. Manina sa bene che e' la prima volta che vengo in questi posti e senza dirmi nulla dice al marinaio di fare una piccola deviazione perchè mi vuole fare vedere un po' di costa. Passiamo da spiagge incontaminate, selvagge, di grande bellezze fino ad arrivare a Kisimany , una graziosa baia con un piccolo villaggio. Siamo a un'ora circa da Nosy Be , l'isola più turistica del Madagascar eppure siamo in luoghi cosi' isolati e veri che sembra di essere a migliaia di kilometri dalla "civilta' ".
Passiamo anche da Nosy Sakatia sul lato meno frequentato, e' bellissima.
Torniamo a Nosy Be e Roberto, buongustaio, parla di come deve essere preparato il filetto del carangide che e' nella barca e abbiamo pescato al mattino per assaporarlo al meglio...come dire di no all'invito di Manina di andare da lei per mangiare questa prelibatezza?
E' stato un pranzo tra amici che non conoscevo da molto ma mi hanno colpito per l'allegria e lo spirito col quale affrontano le situazioni. Manina e' una persona forte ed il suo sorriso, l'allegria e la sua Provvidenza sono le sue armi vincenti ! Capisco che qui con pochi soldi si può davvero fare molto e nulla va perso, l'importante e' che vengano rispettati gli usi e costumi per non essere invadente ma Amico di questa gente pacifica e accogliente , caratteristica tipica del popolo malgascio.
Ricordo a tutti coloro che si recano a Nosy Be di non dimenticare ciò che sta attorno agli hotel e le belle spiagge e di portare un aiuto a chi si trova in difficoltà, tramite Manina sarete sicuri che nulla andrà perso.
Ho passato una giornata ricca di emozioni che mi ha aiutato ad aprire gli occhi ad una realtà troppo spesso dimenticata.
Ci sono molte persone in Madagascar che impegnano la loro vita e le loro risorse lavorando nell'ombra per tendere la mano ai piu' bisognosi. A tutti loro va una sentita e viva ammirazione!

"...se hai un solo dente sorridi con quello......"